Il Logo del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia

(Stilizzato dalla prof.ssa Rita Colafrancesco)

 

L'Inno Nazionale Cantato dai Bambini della Scuola Primaria di Roccadarce

 

 

Lettere sull'Unità d'Italia

 

Il Sindaco e il Baby Sindaco aprono la Celebrazione

 

Il Prof. Mario Mollicone Relaziona: "Il Contributo di Roccadarce all'Unità d'Italia"

 

 

Il Tavolo dei Relatori

 

 

Tra il Sindaco e l'Assessore il prof. Luigi Gemma

 

 

La Relazione Storica del Consigliere Comunale Filippo Capuano

 

Il Logo Ufficiale dell'Unità d'Italia

 

Poesie del Risorgimento del prof. Luigi Gemma

 

L'Enfasi del prof. Gemma durante una Poesia

 

Concerto della Banda Musicale "Basso Lazio" di Arce

 

 

La Direzione del Maestro Roberto Iannetta

 

Elementi della Banda

 

 

I Sassofonisti

 

 

I Numerosi Elementi che Compongono la Banda

 

 

Vengono Eseguite Musiche dell'Epoca Risorgimentale

 

 

Le Trombe

 

 

I Giovani Componenti della Banda "Basso Lazio"

 

 

Un Giovanissimo

 

 

Il Maestro Iannetta

 

 

Il Pubblico presente al Teatro

 

 

Si Assiste Emozionati ai Brani della Banda

 

Esecuzione dell'Inno Nazionale

 

I Ringraziamenti dell'Assessore alla Cultura prof. Rocco Pantanella

 

 

                              INNO NAZIONALE

 

Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta;
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci;
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è Legnano;
ogn'uom di Ferruccio
ha il core e la mano;
i bimbi d'Italia
si chiaman Balilla;
il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
le spade vendute;
già l'aquila d'Austria
le penne ha perdute.

Il sangue d'Italia
e il sangue Polacco
bevé col Cosacco, ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.