San Bernardo Pellegrino

Don Antonio Nardone, arciprete della parrocchia di Rocca d'Arce, alla fine del 1600 scrive nel libro inventariale Inventarium Originale Ecclesiae Parochialis Sanctae Mariae Roccae Arcis, la vita di San Bernardo Confessore (nato nei primi anni del 1100 secondo le ultime ricerche di Marcello Rizziello) scritta di suo pugno:

  "San Bernardo, della città di Silions in Inghilterra, decise di camminare il mondo, insieme a San Gerardo, San Folco e Sant'Arduino, fratelli in Cristo, e di visitare i luoghi santi di Gerusalemme e della Terra Santa, la Grotta di Santa Maria Maddalena in Marsiglia, di San Giacomo in Galizia, di San Nicola a Bari, di Sant'Angelo in Puglia sul monte Gargano e i luoghi santi di Roma, come in effetti fecero, mossi da un grandissimo bisogno di fuggire dalla loro terra e dal regno d'Inghilterra, non potendo sopportare la tirannide e le eresie ivi disseminate. Essendo quei santi paragonabili a quattro candelabri di Santa Chiesa, non potevano risplendere nelle tenebre e la luce delle loro buone opere non risplendeva in quel luogo ottenebrato dalla densa caligene dei peccati. Camminarono, perciò, i quattro Santi, per tutti i luoghi suddetti, finché, provenienti dal Santuario dell'Arcangelo nelle Puglie, arrivarono nella città di Atina. Qui san Gerardo, uno di essi, ammalatosi, morì l'11 agosto. Poscia, ammalatisi San Bernardo in Arpino, San Folco in Santopadre e Sant'Arduino a Ceprano, in breve tempo morirono nei detti luoghi, dove fino ad oggi i loro corpi riposano e dove sono esposti al culto con gran venerazione dei fedeli. Solo il glorioso San Bernardo volle essere trasferito dalla sepoltura di Arpino(1) alla Chiesa Parrocchiale di Rocca d'Arce, ove tutt'ora risiede in abbondanza di miracoli. E ciò il 14 ottobre. Nel corrente anno 1698, addì 26 giugno, essendo iniziati i lavori per la costruzione di una nuova cappella, per ordine di mons. Ill.mo Giovanni Ferrari, vescovo di Aquino, vi fu ritrovato il Santo Corpo, che il predetto vescovo mostrò a tutto il popolo, sistemando la cappella e celebrandovi la messa del Santo. Poi pose nuovamente il Corpo del Santo in una cassa di piombo, donata dall'Ill.mo Duca Sig. Antonio Boncompagni, per interessamento dell'Arciprete della predetta Chiesa Don Antonio Nardone di Arce, ripiena di bambagia, dentro un'altra cassa di legno, che racchiude la cassa di piombo. Intanto fu eretto il nuovo altare, in mezzo al quale fu riposta la cassa, che venne circondata di ferro da ogni lato e fu ordinata la costruzione dell'intera cappella, che fu terminata nel predetto anno 1698, nel mese di agosto, con una spesa di ducati 886".

(1): San Bernardo era stato sepolto tra Arpino e Rocca d'Arce in una piccola Chiesa intitolata a San Giovanni; ma si narra che una notte andò in Sogno a un uomo di Arpino e gli disse di togliere il suo corpo dalla via pubblica e di portarla alla Chiesa di Rocca d'Arce, ma l'uomo credendolo un sogno e per timore del Preposto di Arpino non disse nulla; Quand'ecco, la notte dopo, andargli di nuovo in sogno San Bernardo tra una splendida luce che lo esortò a dire le sue volontà e che se non lo avesse fatto avrebbe fatto gran castighi al popolo di Arpino e al suo Preposto. La mattina impaurito andò dal Preposto e racconto i due sogni. Il preposto commosso di questi racconti e soprattutto intimorito per quelle minacce che il Santo aveva fatte, adunò il popolo e andò sul luogo dove era sepolto San Bernardo e riesumato il corpo con una devota e bella processione lo portarono verso la Chiesa di Santa Maria a Roccadarce; mentre camminavano s'incominciarono a sentire suonare tutte le campane delle Chiese di Arpino e, stupiti quelli che andarono a vedere chi fosse a suonarle appresero che stavano suonando da sole... . Dopo questo primo miracolo San Bernardo ne fece molti altri, un uomo nato muto andò a vedere la processione con il Santo che passava, pregò per lui e toccato il feretro del santo si sentì sciogliere la lingua e gridò: "San Bernardo m'ha fatto la grazia". Avanzando, la processione incontra tre indemoniati che non riuscivano a tenere a bada, li costrinsero a toccare il corpo dei San Bernardo e dopo grandi grida svenirono, al loro risveglio erano diventati savi  e ringraziarono il Santo cantando e lodandolo. Un sacerdote aveva perduto da vari anni l'udito e vedendo accorrere la folla al passaggio del sacro feretro e non sapendo dove andasse lo seguì e dopo averlo toccato sentì toccare le orecchie  e dire: "Ascolta".

Si narra, sin dagli antichi testi, che San Bernardo sia partito da "SILIONS"- SILIAN (SULIEN) - Questa Chiesa si trovava nell'alta divisione del MOYTHEN, provincia di CARDIGAN, SUD del GALLES, 2 miglia da Lampeter e contava 327 abitanti. La parrocchia è situata nel sud est della provincia e il suo nome deriva dal Santo a cui la sua Chiesa fu dedicata. E' popolata specialmente nei primi periodi del secolo VI. Si trova tra terreni agricoli e pastorizi ed è sotto il vicariato di Llanwnnen nell'arcidiaconia di Cardigan appartenente alla diocesi di St. Davids. La Chiesa è dedicata a San Sulien, ed è un antico edificio. Essa consta di una navata e un campanile,  il battistero è circolare e di antica costruzione ed è decorato con quattro facce umane. Fuori della Chiesa, c'è un monumento di creato nella roccia.

Testo tratto da: Samuel Lewis A Topographical Dictionary of Wales 1833

 

Da accertamenti geografici effettuati sul web, esiste anche un'altra città simile a Silions, essa è SILLOTH ON SOLWAY - CUMBRIA - UNITED KINGDOM che se ipoteticamente, sarebbe la sua città, il nostro San Bernardo con i suoi compagni di fede avrebbe effettuato il seguente pellegrinaggio:

 

LA CHIESA DI SAN BERNARDO

Questa Chiesa Parrocchiale è stata costruita in vari fasi, una prima costruzione doveva essere nel sito dove ora è la Cappella di San Bernardo. Doveva essere la chiesa abituale dei castellani, oltre a quella di Sant'Agostino. Viene fatta menzione della Chiesa in una bolla di papa Nicolò V del 1451, in cui si dice che questa Chiesa aveva l'Arciprete. Al tempo della costruzione del Seminario, fu tassata per contribuire alle relative spese. Aveva, oltre l'Arciprete, ben sette Prebendari. Nel 1561 fu costruito l'attuale corpo grande della Chiesa, così come indica la data incisa sotto la cella campanaria. Nel 1698, con una raccolta di fondi estesa a molti paesi del Lazio sud-orientale, fu realizzato il "Cappellone"; il campanile, invece, subì nel tempo diverse sopraelevazioni. La pianta della Chiesa è a croce latina. L'architettura, dalle ampie linee, in un contenuto e sobrio stile barocco è designata da apprezzabili stucchi. L'antico altare, monumentale è stato sostituito in epoca recente da una più semplice struttura marmorea, in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Ben conservato è il coro in legno. Notevoli le Tele, come l'Apparizione della Madonna con il Bambino a San Bernardo, di ignoto pittore della scuola napoletana del seicento. Altri dipinti rappresentano La Pietà, opera anch'essa del seicento e La Vergine con il Bambino, opera dell'ottocento; la Madonna con i Santi e La Madonna con le anime del Purgatorio, opera del settecento. L'architettura esterna della Chiesa è composita ma omogenea e armonica nell'insieme del suo corpo di fabbrica. La facciata presenta evidenti le varie epoche di costruzione, di aggiunte, di sopraelevazioni. Tutto il lato sinistro, guardando la Chiesa, presenta rimaneggiamenti di gusto barocco nella lunetta e sopralunetta della porta, nel cornicione a filo-copertura, nella guglia con palla ornamentale o acroterio. La torre campanaria è incassata nella intera fabbrica per oltre due terzi e porta i segni delle sue sopraelevazioni. L'antico volto dell'intera facciata era a nudo muro fino all'ultimo restauro di qualche anno addietro, quando è stato ricoperto di intonaco, eccetto il profilo della torre campanaria. La Chiesa, gravemente danneggiata nel 1799 e rimasta quindi per molti anni in stato di abbandono, fu restaurata dal 1920 al 1928. Nel 1996, l'Arciprete Don Giuseppe Rondinelli ha donato l'organo alla parrocchia. In vista del giubileo 2000, l'Amministrazione Comunale di Rocca d'Arce, con la Regione Lazio, aveva finanziato la restaurazione: rifacimento dell'impianto elettrico di tutta la Chiesa; rifacimento dei pavimenti della Cappella di San Bernardo e della sagrestia; realizzazione una mini-canonica del sacerdote; costruzione di una scala interna nella sala parrocchiale; la sistemazione esterna della Chiesa e la sua tinteggiatura.

Secondo l'Annuario 2001, pubblicato dalla Curia Vescovile della Diocesi di Sora- Aquino- Pontecorvo, la Parrocchia S. Maria Assunta e San Bernardo possiede, oltre la Chiesa Madre, altre sette chiese, esse sono: la Chiesa di S. Rocco, di S. Cataldo, di S. Lucia, di S. Maria de Paris (Madonna del Riparo),  di S. Maria del Monte (Madonna della Sedia) in Valle Cautara, di S.Antonio di Padova (frazione Fraioli) e di Sant'Antonio Abate e S. Agostino (Borgo Murata)

Chiesa di San Bernardo

 

Il lato Sinistro della Chiesa di San Bernardo

 

L'Interno della Chiesa di San Bernardo

 

1561 - Anno di Costruzione della Chiesa di San Bernardo

 

1735 - Primo restauro della Chiesa di San Bernardo

 

1952-1956 - Secondo Restauro della Chiesa di San Bernardo

 

Panorama della Valle Del Liri dalla Chiesa di San Bernardo

 

San Bernardo al tramonto da Montenero verso la Valle del Liri

 

San Bernardo durante il Pellegrinaggio nel 100° Anniversario della Ricognizione

 

San Bernardo durante il Pellegrinaggio nel 100° Anniversario della Ricognizione

 

Urna di San Bernardo durante la Processione nel 100° Anniversario della Ricognizione

 

Urna delle Ossa di San Bernardo nel 100° Anniversario della Ricognizione

 

Urna delle Ossa di San Bernardo

 

100° Anniversario della Ricognizione - Via Pantanone

 

Statua di San Bernardo

 

Croce dei Padri Passionisti

 

Fontana di San Bernardo vista da Montenero

 

Fontana di San Bernardo

 

Chiesa Quercia San Bernardo

 

Chiesa Quercia San Bernardo

 

Quercia di San Bernardo

 

Particolare della Quercia di San Bernardo

 

Particolare della Croce sulla Chiesa di San Bernardo

 

Altro particolare della Croce sulla Chiesa di San Bernardo

 

Antica Immagine di San Bernardo su Cartolina