IL BOMBARDAMENTO DI "CEPPE"

 

 

Ricostruzione del Devastante Bombardamento nella Località Ceppe

 

 

Cosa Accadde

    La mattina del 25 maggio 1944, nelle gole del fiume Melfa era in corso un'aspra battaglia tra gli Alleati e i Tedeschi in ritirata; un aereo alleato era diretto alla località Rio Verde e precisamente per bombardare casa mia, dove fino alla notte prima aveva soggiornato per diversi mesi un ufficiale di Comando Tedesco con alcuni uomini (quest'ultimi avevano avvisato mia nonna di fuggire perchè erano stati scoperti e presto sarebbero venuti gli Alleati a bombardare il Casale). Ma quella mattina qualcosa accadde, infatti mentre l'aereo sorvolava la zona sopra casa mia (che dista circa 500 metri dalla località dell'eccidio), alcune persone che erano sfollate nel Casale di Ceppe,  iniziarono a fare gesti con degli asciugamani ai piloti dell'aereo, forse per la gioia della prossima liberazione, forse per salutare. Effettivamente gli Alleati nei giorni precedenti avevano avvertito le popolazioni di segnalare la presenza di truppe Tedesche e di mettersi al riparo. Ma sfortunatamente i piloti alleati capirono che nel Casale c'erano i Tedeschi e, dopo aver effettuato un paio di giri intorno (forse per dar modo alle persone di scappare), sganciarono il loro carico di morte. Ci fu una prima incursione, poi una seconda e cosi via fino a distruggere il fabbricato e a uccidere gli sfollati che vi erano rifugiati; Perirono dodici persone e ci furono numerosi feriti gravi. Fortuna volle, se così si può dire, che a quell'ora molte persone erano in giro per i campi a raccogliere qualcosa da mangiare altrimenti... . I primi soccorritori che arrivarono trovarono brandelli di carne attaccati sulle mura della casa, corpi scaraventati a decine di metri di distanza. Di seguito è riportato l'elenco delle vittime di questo bombardamento che è bene ricordare che sono morte solo per una folle guerra che loro mai e poi mai avrebbero voluto.

 

Esse sono:

1.   COLAFRANCESCO VIRGILIO di anni 39 - fu Carlo e fu Pescosolido Maria coniugato con Lancia Celeste (sfollato da Arce)
2.   LANCIA CELESTE di anni 38 - di Bernardo e Colafrancesco Rocca coniugata con Colafrancesco Virgilio (sfollata da Arce)
3.   COLAFRANCESCO MARIANNA di anni 12 - di Virgilio e Lancia Celeste (sfollata residente in Arce)
4.   COLAFRANCESCO LUCIA di anni 4 - di Virgilio e Lancia Celeste (sfollata residente in Arce)
5.   LANCIA MARIANNA di anni 12 - di Fortunato e di fu Colafrancesco Immacolata (residente in Roccadarce)
6.   CERVINI ANNA di anni 42 - di Bernardo e Cacciarella Eleuteria vedova di Lancia Luigi (residente in Roccadarce)
7.   LANCIA BERNARDA di anni 6 - di Luigi e di Anna Cervini (residente in Roccadarce)
8.   FERINI MARIA CIVITA
9.   CAIRA ANTONIETTA di anni 71 - di padre ignoto e di fu Maria Caira (residente in Atina)
10. GABRIELI ALESSANDRA
11. COLAFRANCESCO TERESA di anni 73 - di Loreto e di fu Antonia Forte (residente in Roccadarce)
12. SCAFI PASQUALE
 

In Ricordo delle Vittime del Bombardamento l'Amministrazione Comunale

ha eretto nella Località Ceppe un Monumento

Il Monumento Posto in Ricordo

 

Caduti del Bombardamento nell'ultima Guerra avvenuto il 25.05.1944 in Località Ceppe.

 

I Fratelli Loreto e Bernardo Lancia, testimoni oculari del bombardamento sul punto esatto dove cadde la bomba che uccise sul colpo le dodici persone

 

 

Una scheggia trovata da Bernardo Lancia sul luogo della Stragep

 

 

La grata di una finestra lontana circa 200 metri dal luogo dell'esplosione tranciata di netto da una scheggia vacante

 

Celebrazione Religiosa in Occasione del 64° Anniversario dell'Eccidio di Ceppe 26 Maggio 2008

 

Il Sindaco dott. Rocco Pantanella Ricorda ai Presenti l'avvenimento della disgrazia

 

 

 

Il Racconto di quel 25 maggio 1944 lascia attoniti i presenti

 

 

 

Il sindaco ricorda alla platea di non dimenticare l'accaduto e di pregare per i morti

 

 

 

Presenti alla Commemorazione alcuni scampati all'eccidio e l'Amministrazione Comunale

 

 

 

Il Parroco Don Antonio Sacchetti celebra la Santa Messa

 

 

 

Don Antonio recita l'Omelia sulla frase scritta sulla scultura in ricordo dei caduti

 

 

 

 

Il Culmine della Messa con l'Esposizione del Corpo di Cristo